La parola “Avvento” deriva dal latino adventus, “venuta”, termine che indica il periodo che precede la nascita di Gesù Bambino, il 25 dicembre. Questo momento dell’anno ha un importante valore religioso per la fede Cristiana in quanto simboleggia una preparazione spirituale. La tradizione del vivere l’attesa del Natale in modo più intenso e speciale si è poi estesa a prescindere dal credo religioso. Grazie al calendario dell’Avvento scandire i giorni che passano è ormai diventato uno dei simboli delle feste. Ecco come nasce e quali sono le varie tipologie dell’oggetto che ci prepara al Natale con piccole gioie quotidiane, insegnandoci la bellezza dell’attesa.

Il mese delle feste è ufficialmente iniziato e il conto alla rovescia più atteso dell’anno può finalmente partire. Gotthold Ephraim Lessing, filosofo e drammaturgo tedesco disse: “l’attesa del piacere è essa stessa il piacere” ed è proprio questo il concetto che svela il successo del calendario dell’Avvento. Nelle case ci sono cuori palpitanti e bimbi dagli occhi sognanti per il giorno più gioioso e magico dell’anno: il Natale. Per apprezzarne l’arrivo e rallegrare l’impaziente attesa, esiste uno strumento dalle molteplici e coloratissime forme: il calendario dell’Avvento. 

La sua nascita e invenzione si cela dietro a una tenera storia, quella di un bambino desideroso di sapere quanti giorni mancassero al 25 dicembre, e della sua mamma che, per aiutarlo a tenere il conto, gli preparò 24 biscotti, scandendo l’attesa nel modo più dolce possibile. Il bimbo si chiamava Gerhard Lang: memore della sua infanzia, una volta divenuto un editore di successo, realizzò un calendario per il mese di dicembre con un disegno per ogni giorno. L’anno successivo ampliò la sua creazione applicandovi delle finestrelle e al loro interno inserì piccole figure a tema religioso da ritagliare e comporre. 

Tra la prima versione di inizio ‘900 di Lang e quelle che oggi abbiamo nelle nostre case non ci sono poi così tante differenze. Le tipologie sono le più svariate e fantasiose e ogni famiglia può trovare quella più adatta ai propri gusti: i più golosi sceglieranno calendari con dolcetti, cioccolatini e caramelle, mentre chi ama legare a questo rituale momenti di spunto e riflessione opterà per una versione con bigliettini e frasi dietro a ogni finestrella.

I più creativi, invece, potranno cimentarsi nella realizzazione di un calendario dell’Avvento fai da te, trasformando un ultimo weekend di novembre in un bellissimo momento di condivisione ed estro artistico, che permette di coinvolgere grandi e piccini. Le idee per la costruzione sono le più svariate: basterà prendere delle scatoline di cartone, sacchetti di iuta, contenitori colorati, numerarli dall’1 al 24 e inserire piccoli doni e pensieri da scoprire ogni sera fino al grande momento. Un’altra tipologia che amo è quella in cui vengono suggerite attività da fare insieme o da soli, una per ogni giorno.

E, per condividere la magia dell’attesa in modo ancora più esteso e diffondere l’augurio delle feste nelle vie e nelle piazze delle città, esistono palazzi in Italia e in tutto il mondo, che per questa occasione si trasformano in enormi calendari dell’Avvento, giocando con luci e numeri appesi alle finestre delle facciate principali. Sono le grandi cose che stupiscono e affascinano, unite alle piccole grandi gioie nascoste dietro a ogni finestrella del calendario, a riscaldare il cuore e a rendere l’atmosfera natalizia unica e meritevole di tanto fermento.

 

A cura di Viviana Grunert

Illustrazione: Ilaria Chiavarini

Articolo tratto da Vivi a Fiori Inverno: https://www.viviafiori.it



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